La storia
“Nasce col sorgere e diffondersi del Vangelo un’architettura cristiana. Nuova indubbiamente e con evidenti caratteri propri, inconfondibili; ma tuttavia non estranea all’ambiente, non ignara, né sfasata dalla tradizione artistica e dalla sensibilità del momento”. Con queste parole il Cardinale Giacomo Lercaro avviò i lavori del I°Congresso di Architettura Sacra che si tenne a Bologna il 23 settembre 1955.
Quel momento segnò l’inizio di un fermento culturale e spirituale che rese Bologna una delle più importanti sedi europee di riflessione sull’arte sacra cristiana contemporanea nel suo essere a servizio della liturgia e nella vicinanza al quotidiano vivere delle popolazioni della città.
A partire dal Congresso un entusiasta gruppo di giovani architetti tra cui Giorgio Trebbi, Glauco Gresleri, Vittorio Scolozzi, Giuliano Gresleri e altri, impegnarono le loro energie per dare al tessuto anonimo della periferia bolognese dei luoghi di centralità religiosa e sociale capaci di esprimere i valori della tradizione cattolica nel linguaggio architettonico contemporaneo, facendo costante riferimento alle parole del Cardinale: “Ogni momento della storia dice nel linguaggio dei vivi la lode del Dio vivente”.
Nell’intenso lavoro dell’Ufficio Nuove Chiese della Diocesi e del Centro di Studi ed informazione per l’Architettura Sacra gli architetti di Bologna allacciarono contatti e amicizie con architetti e artisti italiani e stranieri impegnati a vario titolo nella ricerca culturale sulle forme idonee per un’arte e un’architettura autenticamente liturgica e moderna. L’apertura del Cardinale Lercaro “agli uomini migliori” e l’alto compito da lui riconosciuto alla missione degli artisti e degli architetti nell’opera di rinnovamento liturgico e pastorale della Chiesa, lo posero come punto di riferimento per l’ambiente artistico del periodo. Le Corbusier, Alva Aalto, Kenzo Tange, Giovanni Michelucci, Giò Ponti, Luigi Figini, Giuseppe Vaccaro e Melchiorre Bega sono solo alcuni degli interlocutori più conosciuti a livello nazionale e internazionale coinvolti dal ‘Laboratorio Bolognese’.
Il Centro Studi per l’architettura sacra e la città trova oggi le sue radici e il suo indirizzo culturale in quanto è stato fatto durante l’episcopato del card.Giacomo Lercaro intendendo vivere il presente con la coscienza culturale che fu allora impiegata nell’affrontare i temi dell’architettura e della città in relazione al sacro.