BIBLIOTECA DELLA RACCOLTA LERCARO
La biblioteca del museo, di proprietà della Fondazione Lercaro, si è costituita a partire dagli anni Novanta, in parallelo con la formazione del museo. Al nucleo originario si sono aggiunti, nel tempo, quelli donati dall’artista Emilio Ambron e dal Cardinale Giacomo Biffi. Oggi consta di un posseduto di oltre 10.000 volumi quasi interamente dedicati a discipline di ambito artistico: pittura, scultura, estetica, arti minori, opere enciclopediche, cataloghi d’aste e saggistica.
BIBLIOTECA DELL’ISTITUTO VERITATIS SPLENDOR
Costituita a partire dalla fine degli anni Novanta, oggi si presenta come una piccola biblioteca non specialistica composta da circa 5.000 volumi di varia natura: guide turistiche e artistiche, cataloghi e atlanti, opere enciclopediche, di narrativa, di storia antica, medievale e moderna, sociale ed economica, testi di musica, teatro e poesia, spiritualità, psico-pedagogia e bioetica. La raccolta possiede, inoltre, alcune riviste di ispirazione cattolica. Tra le donazioni più significative si segnalano i fondi “Maragi”, “Guarnieri”, “Salizzoni”, “Mazzoni”.
FONDO “Romana Guarnieri”
Afferente all’Istituto Veritatis Splendor, questo fondo rappresenta la biblioteca personale di Romana Guarnieri, erede spirituale di don Giuseppe De Luca, del quale ha proseguito fedelmente l’opera editoriale e culturale. Pervenuto per volontà dei nipoti Adriano e Massimo, il corpus ammonta a circa 5.000 unità che coprono un vasto arco cronologico: non vi sono, infatti, solo volumi del Novecento, ma anche libri antichi. Le aree tematiche gravitano attorno a ciò che è stato, per Romana, il cuore della sua attività di studio, la spiritualità. Accanto a testi di teologia e mistica cattoliche, fra i quali alcuni dedicati a carismatiche figure di donne, vi sono numerosi contributi di storia della pietà, storia della Chiesa, opere di letteratura e arte, un’intera sezione dedicata all’amico e maestro De Luca, studi rivolti alle religioni e alle spiritualità dell’oriente cristiano e non. Peculiarità del fondo è il fatto di annoverare opere in lingua straniera oppure glossate dalla stessa Romana o recanti dediche sui frontespizi e sugli occhietti a testimonianza dei profondi legami di amicizia che la studiosa di origini olandesi ha intrattenuto con le più influenti e brillanti personalità culturali del Novecento.
Per informazioni:
Dott.ssa Alessandra Bonzi
051 6566211
veritatis.biblioteche@chiesadibologna.it