In occasione della “Festa degli Alberi” promossa dalla Fondazione Villa Ghigi
La Raccolta Lercaro è lieta di presentare:
Paesaggi dell’anima
Gli alberi di Paolo Manaresi
Raccolta Lercaro – Dal 21 novembre 2018
Via Riva di Reno 57, Bologna
Piccola esposizione di dipinti, disegni e incisioni
In occasione della “Festa degli Alberi” promossa dalla Fondazione Villa Ghigi, la Raccolta Lercaro propone una piccola esposizione composta da dipinti, disegni e incisioni di Paolo Manaresi.
Dopo la mostra I colori dell’inquietudine, le opere dell’artista bolognese tornano ad essere al centro di una riflessione che, in questo caso, vuole concentrarsi sul rapporto tra uomo e natura e sulle potenzialità simboliche racchiuse nella rappresentazione del paesaggio.
In particolare, è l’albero a diventare il soggetto principale delle ricerche di Manaresi: archetipo della vita nelle culture religiose di tutti i tempi, questo organismo vivente può assumere le forme più varie, ma mantiene sempre un’intrinseca sacralità che si origina dalle sue stesse caratteristiche. L’albero, infatti, è contemporaneamente ancorato al terreno attraverso le radici e slanciato verso il cielo mediate i rami, divenendo per l’uomo un simbolo di mediazione tra le due dimensioni, tra l’immanente e il trascendente, il finito e l’infinito.
Inoltre, il ciclo naturale che porta molti alberi a spogliarsi delle foglie durante l’autunno, ad attraversare una morte apparente nei mesi invernali e poi a ritornare gradualmente a una pienezza di vita in primavera e in estate è accostato al succedersi di morte e resurrezione.
Albero della Vita, Albero Cosmico, Albero della Conoscenza del bene e del male, Albero dell’Illuminazione, Albero della Morte… comunque venga declinato, esso mantiene sempre un richiamo alla nostra stessa esistenza.
Manaresi coglie in pieno la sostanza di questi significati simbolici e fin dalla produzione giovanile accosta l’albero ai propri umori, trasformandolo presto in un alter ego.
I dipinti degli anni Quaranta-Cinquanta mostrano una visione più classica, in cui il dato narrativo è prevalente. Tuttavia già in questi lavori inizia a farsi strada un uso simbolico della luce, che più tardi culminerà nei paesaggi lunari: qui, nell’atmosfera straniante creata dal bagliore di un astro, a volte bianco altre volte rosso, si ergono alberi spogli – in alcuni casi, un unico, solitario albero – che innalzano i loro rami verso il cielo cupo, quasi a chiedere aiuto. Difficile non cogliere un’identificazione dell’artista con questi esseri viventi chiamati a trascorrere la loro esistenza su terreni inospitali, sottoposti all’inesorabile alternarsi delle stagioni ed esposti ai cambiamenti climatici.
Tutt’intorno possono aprirsi abitazioni umane, simbolo della presenza di una comunità, oppure montagne o calanchi, rimando alla duplice funzione svolta dalla natura, madre e matrigna: la terra, infatti, può riparare e proteggere così come franare e distruggere.
Nella fase finale della sua vita, invece, l’artista sperimenterà una scomposizione di forme e colori che lo porterà a trasformare il paesaggio in una visione astratta, pienamente interiore non solo nei contenuti ma anche nella modalità espressiva.
Infine, le incisioni rappresentano la forma artistica per eccellenza in cui la sensibilità artistica di Manaresi si esprime. Avviato a questa tecnica da Giorgio Morandi, egli infatti è ricordato ancora oggi, giustamente, come uno dei maggiori incisori italiani del Novecento: le opere esposte, in cui alberi e case si intrecciano in una rapporto indissolubile di chiaroscuri ricchi di suggestioni, rendono piena testimonianza di questa grandezza.
Orari di apertura del museo:
giovedì e venerdì, 10-13
sabato e domenica, 11-18.30
ingresso libero
Aperto: 8 dicembre (10-13), 26 dicembre (11-18.30), 27 e 28 dicembre (10-13), 29 e 30 dicembre (11-18.30).
Chiuso: 24, 25, 31 dicembre 2018 e 1° gennaio 2019.
Da giovedì 3 gennaio le aperture seguiranno nuovamente l’orario ordinario.
Raccolta Lercaro
Via Riva di Reno 57 – Bologna
Tel. 051 6566210-211
segreteria@raccoltalercaro.it